IL PARCO

Il Carso e l’Isonzo sono stati durante la Grande Guerra teatro di durissime battaglie. Su questo altipiano, il giovane fante Giuseppe Ungaretti, gettato nelle trincee del Carso, trovò nelle pause delle battaglie l’ispirazione per i suoi versi essenziali che definì “scavati nella mia vita come un abisso” nella sua prima raccolta di poesie Il Porto Sepolto del 1916.

Il Parco Ungaretti, dedicato alle poesie di guerra del poeta, si trova all’interno del possedimento di Villa Veneta dove opera l’Azienda Agricola Castelvecchio. Vittorio Sgarbi inaugurandolo, l’ha definito “Monumento d’arte Contemporanea”. Gianfranco Trombetta, direttore e promotore del Parco, cura le manifestazioni e l’editoria con l’Associazione Amici di Castelnuovo.

Gli antichi campi di battaglia sono stati oggi riconvertiti in vigneti e oliveti dall’instancabile operosità umana. Durante la Grande Guerra, nella Tenuta si combatterono le prime sei battaglie dell’Isonzo chiamate anche le battaglie di Castelnuovo. La Villa divenne ospedale degli intrasportabili e il bosco un grande accampamento militare. Ancora oggi sui muri dei saloni della Villa sono conservati i graffiti dei soldati che Vittorio Sgarbi ha poeticamente definito “lacrime vive dei soldati”.